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Malattie cardiovascolari: come ridurre i rischi

Le malattie cardiovascolari rappresentano il 31,8% dei decessi in Italia nel 2023, colpendo sia uomini che donne, ma le donne, soprattutto dopo la menopausa, spesso trascurano i sintomi atipici. È essenziale promuovere stili di vita sani e sensibilizzare sul rischio cardiovascolare femminile per garantire diagnosi tempestive. La prevenzione attraverso il monitoraggio dei fattori di rischio è fondamentale per ridurre la mortalità associata a queste patologie.

Malattie cardiovascolari

 

Come ridurre i rischi

Le malattie cardiovascolari rappresentano una delle principali cause di morbosità e mortalità nel mondo. Si tratta di patologie che includono un insieme di disturbi relativi al cuore e ai vasi sanguigni, tra cui le malattie ischemiche, come l'infarto del miocardio e l'angina pectoris, e le malattie cerebrovascolari, come l'ictus. Secondo i dati più recenti, in Italia le malattie cardiovascolari sono responsabili del 30,8% dei decessi totali, una percentuale che rende evidente la gravità del problema.  

Differenze di genere nelle malattie cardiovascolari

Tradizionalmente, si è pensato che le malattie cardiovascolari colpissero prevalentemente gli uomini. Tuttavia, questa convinzione è stata progressivamente smentita. Infatti, sebbene le donne tendano a sviluppare queste patologie con un ritardo di circa 10 anni rispetto agli uomini a causa della protezione ormonale offerta dagli estrogeni fino alla menopausa, dopo quest'ultimo stadio della vita, il rischio aumenta considerevolmente, fino a superare quello degli uomini.

Questa discrepanza ha portato a una percezione errata del rischio da parte delle donne. Molte non considerano le malattie cardiovascolari una minaccia reale per la propria salute, ritardando spesso la richiesta di cure. Questa sottovalutazione è pericolosa, perché gli eventi cardiovascolari nelle donne si presentano spesso con sintomi atipici o meno evidenti, come affaticamento, nausea o dolori in aree non comunemente associate a patologie cardiache (ad esempio, il dorso o il collo). Di conseguenza, molte donne giungono in ospedale più tardi, quando la gravità dell’evento è maggiore e le possibilità di intervento tempestivo diminuiscono.  

Dati epidemiologici: le malattie cardiovascolari in Italia

Secondo l'ISTAT, nel 2023 le malattie cardiovascolari hanno rappresentato il 31,8% di tutti i decessi nel Paese, con una suddivisione tra maschi e femmine rispettivamente del 27,7% e del 33,7%. Le malattie ischemiche del cuore, come l’infarto, sono responsabili dell’8,4% di tutte le morti, mentre le malattie cerebrovascolari, come l’ictus, del 7,6%.

Questi dati mostrano una maggiore incidenza di mortalità tra le donne per quanto riguarda le malattie cerebrovascolari (8,8% contro il 6,3% degli uomini), evidenziando una vulnerabilità specifica nelle donne, soprattutto dopo la menopausa. Ciò rende indispensabile l'adozione di misure preventive efficaci e un maggiore impegno nell'educazione sanitaria femminile.  

I fattori di rischio: prevenzione e controllo

Un aspetto cruciale delle malattie cardiovascolari è la prevenzione, poiché molti dei fattori di rischio sono modificabili. Tra questi, i più rilevanti includono:

1. Fumo e alcol: Entrambi aumentano il rischio di aterosclerosi e ipertensione, principali cause di malattie cardiovascolari. Smettere di fumare riduce il rischio di infarto del miocardio già dopo un anno, e dopo 10-15 anni, il rischio diventa simile a quello di una persona che non ha mai fumato.
2. Alimentazione scorretta: Una dieta ricca di grassi saturi, zuccheri e sale è uno dei principali contributori all’insorgenza di obesità, ipertensione e ipercolesterolemia, tutti fattori che aumentano il rischio cardiovascolare. Gli esperti raccomandano una dieta mediterranea, ricca di frutta, verdura, legumi, pesce e olio d'oliva, con un consumo limitato di carne rossa e alimenti trasformati.
3. Sedentarietà: La mancanza di attività fisica regolare aumenta il rischio di ipertensione, diabete e obesità. La pratica di almeno 150 minuti di attività fisica moderata a settimana, come camminare a passo svelto, ha dimostrato di ridurre significativamente il rischio di eventi cardiovascolari.
4. Diabete e ipertensione: Il controllo della glicemia e della pressione arteriosa è fondamentale per prevenire danni al sistema cardiovascolare. Il diabete, in particolare, è un forte fattore di rischio per le malattie ischemiche del cuore.  

Monitoraggio della salute cardiaca

Un altro punto chiave nella prevenzione è il monitoraggio regolare della propria salute cardiovascolare, soprattutto per le donne oltre i 40 anni e nel periodo postmenopausale, quando il rischio di sviluppare malattie aumenta. Tra i parametri da controllare regolarmente troviamo:
- Pressione arteriosa: L'ipertensione è un killer silenzioso e spesso asintomatico. È consigliato monitorare la pressione con regolarità.
- Livelli di colesterolo e trigliceridi: Un'elevata colesterolemia è direttamente legata alla formazione di placche aterosclerotiche che ostruiscono i vasi sanguigni.
- Glicemia: Tenere sotto controllo il diabete è fondamentale per prevenire complicazioni cardiovascolari.

Le malattie cardiovascolari rappresentano una delle principali sfide sanitarie in Italia, colpendo duramente sia uomini che donne. Tuttavia, è possibile ridurre significativamente il rischio attraverso stili di vita sani e una gestione attenta dei fattori di rischio. Educare le donne sul loro rischio cardiovascolare è fondamentale, soprattutto dopo la menopausa, per consentire diagnosi tempestive e ridurre la mortalità associata a queste patologie.

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