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Giornata Mondiale del Cervello: promuovere la consapevolezza e la salute mentale

Il 22 luglio 2024 si celebra la Giornata Mondiale del Cervello, promossa dalla World Federation of Neurology per sensibilizzare sulla salute cerebrale e le malattie neurologiche, come l'Alzheimer e l'ictus. Il tema di quest'anno, "Salute Cerebrale per Tutti", invita a prevenire queste patologie attraverso uno stile di vita sano, con eventi informativi e screening gratuiti organizzati in Italia.

Giornata Mondiale del Cervello

 

Promuovere la consapevolezza e il benessere mentale

Il 22 luglio 2024 si celebra la giornata mondiale del cervello. Un'occasione speciale promossa dalla World Federation of Neurology (WFN) per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della salute cerebrale e delle malattie neurologiche.  

Quest'anno, il tema centrale è "Salute Cerebrale per Tutti", un invito a tutti i governi, le istituzioni sanitarie e i cittadini a riconoscere e affrontare le sfide legate alla salute del nostro organo più complesso e affascinante. Secondo dati recenti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa un miliardo di persone nel mondo soffre di disturbi neurologici. Questi numeri, già allarmanti, sono destinati a crescere a causa dell'invecchiamento della popolazione.  
Le malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer, rappresentano una delle principali cause di disabilità e morte tra gli anziani, mentre l'ictus continua a essere una delle emergenze mediche più gravi e diffuse.  
In Italia, diverse associazioni e istituzioni mediche si sono unite per celebrare la Giornata Mondiale del Cervello. Ospedali, università e centri di ricerca stanno organizzando eventi informativi, conferenze e screening gratuiti per sensibilizzare la popolazione sui rischi e le prevenzioni legate alle malattie neurologiche.  

Tra questi, la Società Italiana di Neurologia (SIN) è particolarmente attiva nel promuovere ricerche avanzate e nel supportare i pazienti attraverso una rete di assistenza capillare. Si aggirano intorno alle 1.300 unità i pazienti che necessitano di un ricovero nel reparto di Neurologia dell’Ospedale Civile di Baggiovara, nell’ambito dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. Il Professore Stefano Meletti ha dichiarato «Le patologie acute e croniche del cervello rappresentano la prima causa di disabilità nella popolazione adulta molte di queste patologie causano una disabilità cronica (ad esempio gli esiti di uno stroke) e in alcuni casi progressiva (un tumore cerebrale, o una malattia neurodegenerativa). La complessità e la specializzazione richiesta per cercare di curare nel modo migliore possibile le diverse malattie cerebrali ha visto la nascita negli ultimi cinque anni di diversi percorsi di diagnosi, terapia e riabilitazione presso il dipartimento di Neuroscienze. Si tratta di percorsi complessi e trasversali a diverse specialità come la neurologia, la neurochirurgia, la neuroradiologia, in cui è fondamentale il coinvolgimento di professionalità diverse».   

Nel 2023 la giornata mondiale del cervello aveva avuto al centro dell’attenzione anche il tema della disabilità, per cui proprio l’AOU di Modena aveva portato a termine un importante lavoro di ricerca.  
A tale proposito, «Una delle condizioni neurologiche causa di maggiori disabilità e che colpisce una proporzione significativa di popolazione è la demenza aveva dichiarato la Professoressa Giovanna Zamboni, neurologa dell’AOU di Modena e docente associata di Neurologia presso UNIMORE - ovvero ove è presente una compromissione delle funzioni cognitive quali la memoria, il linguaggio e la capacità di pianificazione, tali da compromettere il funzionamento nelle attività quotidiane dell’individuo. La Giornata ci invita, come comunità, a non lasciare indietro le persone colpite da demenza, diventando capaci di accoglierle e includerle nella nostra società. La malattia di Alzheimer, per esempio, pur colpendo principalmente una popolazione anziana, interessa in alcuni casi anche le persone più giovani (nella provincia di Modena sono 258 i casi prevalenti). Ci possono essere delle abitudini quotidiani utili a prevenire declino cognitivo e demenza: fare attività fisica costante, moderata e anaerobica, assumere una dieta ricca di verdure e pesce come quella mediterranea, il controllo ottimale dei fattori di rischio vascolari, infine la stimolazione cognitiva ed inclusione sociale, su cui c’è molta ricerca in atto. Per stimolazione cognitiva possono valere anche al sudoku, le parole crociate oppure la lettura quotidiane del giornale. Per l’inclusione sociale si intende l’essere attivi in una comunità, vedendo persone, famigliari e amici: si è notato che anche questo può prevenire il decadimento cognitivo e la demenza».   

La prevenzione è la chiave per ridurre l'incidenza delle malattie neurologiche. Adottare uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare, controllo del peso, astensione dal fumo e consumo moderato di alcol, può significativamente diminuire il rischio di sviluppare patologie cerebrali. Inoltre, la promozione di una salute mentale positiva, attraverso la gestione dello stress, la pratica della mindfulness e il mantenimento di relazioni sociali sane, gioca un ruolo cruciale nella protezione del nostro cervello.

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